‘Per me il Fotolibro è una simbiosi tra fotografia, testo e design.
Da allora, ho sempre ritenuto importante accompagnare il corpo dell’opera con del testo perché le parole impregnano ed estraggono nuove idee e significati dalle immagini.
Allo stesso modo, ho sempre considerato il graphic design come l’alleato più adatto per affinare -Attraverso le forme- la comprensione dei contenuti.
Il primo passo è stato invitare Juan Villoro, vecchio amico, scrittore e collaboratore, a illustrare a lungo con le sue parole il viaggio messicano delle immagini. Mi ha rimandato il suo simpatico testo incisivo, che mi è piaciuto molto.
Mi ha commosso leggere che: Le foto erano rivelazioni: descrivevano il mondo, ma anche gli occhi che lo avevano visto …
A volte i percorsi della vita non sono facili, molti progetti cadono, altri si trasformano e anche la simbiosi si consuma a vicenda nel processo.
Questo Photollavero messicano non è il fotolibro lineare come avevo pensato inizialmente. Grazie anche al designer César Jara che ha aggiunto alla fine del libro un nuovo murale, tour, pan o panorama di 48 foto viste come in uno specchietto retrovisore e che modulano, un po’, la mia visione del Messico’.