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A mia madre — Yvonne De Rosa, mostra e letture portfolio

10 maggio – 14 giugno 2024
studiofaganel

a cura di Sara Occhipinti, Marco Faganel

opening: venerdì 10 maggio ore 18.30
letture portfolio: sabato 11 maggio, su prenotazione

studiofaganel presenta la mostra “A mia madre” di Yvonne De Rosa che è è anche un libro pubblicato da Roberto Nicolucci Editore nel 2023.
Il progetto di Yvonne De Rosa racconta le storie dei giovani soldati passati presso la Chiesa della Scuola Militare Nunziatella di Napoli, chiamati ad andare in guerra. In quel luogo i giovani soldati hanno lasciato echi della loro presenza sia prima di partire, sia al loro ritorno con il cuore più pesante dopo l’esperienza vissuta.
Il progetto prende il titolo da una lunga lettera di un giovane soldato il cui diario – trascritto nella prima parte del libro – lo ritrae spensierato e fiducioso “di fare bene il suo dovere” durante i giorni dell’addestramento. Una volta andato in guerra e catturato dai nemici, invoca il nome della madre, nella speranza di alleviare il proprio dolore e lenire le proprie ferite.
Il lavoro affronta il tema della guerra e di ciò che essa produce sul piano emotivo. Racconta dell’innocenza perduta, della perdita forzata della spensieratezza giovanile.
“A mia madre” è un progetto sulla memoria che mette insieme la narrazione di un luogo e le emozioni che in esso si sono provate, che hanno provato quei soldati, ma che potrebbero provare tutti i soldati di tutte le guerre, travalicando così i limiti del tempo e della storia.
Racconta l’autrice: “Le fotografie sono il mio mezzo per trovare un senso ed un equilibrio nella complessità dell’esperienza umana. Con questo lavoro voglio condividere un’analisi, dei punti di domanda, sulla guerra e sul fatto che viene combattuta principalmente da ragazzi che spesso non hanno contezza precisa di ciò che andranno a sostenere”.
In “A mia madre” Yvonne De Rosa unisce materiale d’archivio ad una personale ricerca fotografica, nelle immagini di ex voto, cartoline, reliquie di tombe e lettere, correlandoli e rendendoli evocativi delle voci dei giovani soldati.
“Gli oggetti del soldato, come nel brano Soldier’s Things di Tom Waits, sono pezzi vagabondi di un “uno” andato in frantumi nelle trincee di mille guerre che ancora strappano i figli alle madri. A mia madre è un archivio in cui Yvonne De Rosa, mentre riafferma il valore di verità e memoria, insinua la finzione narrativa. Un archivio che produce impressioni, percezioni non traiettorie e percorsi.” (Simone Azzoni)

Yvonne De Rosa è fotografa, cultrice della materia, fondatrice e direttrice artistica dello spazio indipendente Magazzini Fotografici di Napoli . Il suo lavoro riflette sulla natura del mezzo fotografico e sul suo utilizzo per raccontare e segnare il tempo e la memoria.

letture portfolio: sabato 11 maggio, su prenotazione.
Per info e prenotazioni:
studiofaganel@gmail.com

https://www.magazzinifotografici.it/