‘Ho trovato una scatola nel 2015 di cui nessuno sapeva bene dove si trovasse. Entusiasmato subito da questo ritrovamento di fotografie e negativi che non apparivano negli album di famiglia ho iniziato a È stata ritrovata una parte persa e dimenticata della mia storia familiare. La mia fotografia personale fino ad ora si è concentrata su questioni su me stesso come individuo in relazione alla società. Ma l’interazione fotografica relativa alla mia famiglia era qualcosa di nuovo per me. Ho deciso di cogliere l’occasione per scoprire le mie origini. Dopo un po’ di tempo ho trovato il mio punto di vista su queste immagini e ho iniziato a fare delle scansioni nel tentativo di mettere un po’ di ordine in esse. Il primo risultato è stato un album che potevo tenere tra le mani. E poi subito ha iniziato a darmi risposte e nuove domande. Ho fatto un viaggio nel mio passato, volti familiari, nomi, incidenti, molte cose mi sono rimaste inspiegabili, ma altre mi hanno permesso di percepire meglio la storia e le situazioni. Vedere la semplicità delle mie origini mi ha dato un sentimento di profonda simpatia e tenerezza nei loro confronti. Avevano affrontato molte difficoltà del regime, guerre, fame ei loro sforzi per una vita migliore fuori dal paese. Ho realizzato un libro prototipo dall’album e ho iniziato a mostrarlo alla mia famiglia, vicina e all’estero. Ciò ha portato a conversazioni, rivelazioni e relazioni rinnovate. Nasce il libro documentario Origin. Nel realizzarlo ho cercato di rimanere vicino a come avevo vissuto le mie scoperte. Il libro fotografico Origin Prologue è un’espressione dei miei sentimenti personali ed emotivi riguardo a questo progetto. E con il libro Origin Epilogue mi è piaciuto concludere il mio viaggio con alcune parole estratte dal mio taccuino.'(Fábio Miguel Roque)