Il viaggiatore-fotografo Pentti Sammallahti cattura i misteri della natura nei suoi viaggi e, tra questi, il mondo degli uccelli. Coste, paludi, parchi, pianure sconfinate, radure boschive, paesaggi innevati… In queste zone isolate, gli uccelli rivelano astutamente la loro presenza. Come i racconti visivi, le sue fotografie in bianco e nero testimoniano il suo straordinario occhio per i dettagli, per la luce che scolpisce gli spazi, per le distese silenziose in cui appare all’improvviso una presenza umana o animale. L’esperienza dell’immagine è duplice: al di là del suo virtuosismo narrativo, il suo uso di un processo a due colori, con bianchi immacolati (come nel piumaggio dei suoi cigni o fenicotteri rosa) confrontati con neri profondi, crea un gioco di trame e rende potentemente un mondo in cui gli uccelli svolgono un ruolo unico. Questo libro costituisce uno dei due primi titoli della raccolta Des oiseaux che celebra, attraverso la visione di diversi artisti, la loro immensa presenza in un mondo in cui sono ormai vulnerabili. Accompagnando queste fotografie, l’ornitologo Guilhem Lesaffre mette in mostra il rapporto con le stagioni che è un aspetto fondamentale della vita degli uccelli. Laddove esiste, l’inverno è uno dei principali vincoli con cui gli uccelli devono confrontarsi e che in particolare porta a strategie nella loro ricerca di economia alimentare ed energetica o socializzazione. L’autore qui associa la vita degli uccelli in inverno alle fotografie di Pentti Sammallahti.