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‘HERBARIUM i fiori sono rimasti rosa’ è un libro d’artista di Alessandra Calò. Nel libro è riconoscibile uno dei tratti distintivi del lavoro di Calò, la sovrapposizione di diversi livelli che creano un’immagine unitaria, armonica, simbolica. In questo caso l’artista ha messo insieme tre diverse fotografie: quelle delle mani, dei vegetali e delle scritte.
Le mani sono quelle di alcune persone con fragilità con cui Calò ha svolto un laboratorio durato quattro mesi, con una camera oscura allestita presso Palazzo dei Musei, per un progetto collaborativo dal nome ‘Incontri! Arte e persone’ che si sviluppa a partire dal progetto di Reggio Città senza Barriere ‘B. Diritto alla bellezza’, parte integrante del programma di mandato dell’Assessorato Cultura del Comune di Reggio Emilia.
I vegetali, raccolti in una prima fase del laboratorio, non sono piante nobili e curate, ma quelle che comunemente sono definite “erbacce”, rimandando al concetto di fragilità/diversità intesa come “ciò che non rientra nei canoni” e con l’obiettivo di scoprire la bellezza delle piccole cose.
Sono stati realizzati poi degli erbari fotografici utilizzando delle tecniche antiche di stampa a contatto dell’800, come la callotipia, che non privilegiano la precisione, l’alta risoluzione, ma al contrario, determinano un processo creativo fatto di tentativi e errori che risulta più “umano” e inclusivo.
Infine il terzo livello, quello della calligrafia, è tratto da un erbario di Antonio Cremona Casoli del 1883-845, conservato presso i Musei civici di Reggio Emilia, che non ha un approccio rigorosamente scientifico, ma più ‘sentimentale’. Con quest’ultima operazione Calò riesce a reinterpretare e valorizzare una parte di un archivio, mettendo in relazione il contemporaneo con il passato.
‘HERBARIUM i fiori sono rimasti rosa’ è per Alessandra Calò uno spunto per riflettere su nuovi modi di concepire l’immagine: nella rappresentazione del gesto di cura evocato dai protagonisti, l’azione immaginata diventa iconica e, grazie alla sovrapposizione delle immagini, s’innesca una simbiosi tra umanità e natura raffigurata.
Il libro è concepito come una cartella con immagini in 16 singole tavole. Ogni cartella ha sulla copertina una fotografia in cui c’è solo l’elemento vegetale: la scelta è ricaduta sulla felce, una pianta altamente resistente. Ognuna di queste fotografie è stampata dall’artista, così ogni cartella è diversa dall’altra, a simboleggiare la biodiversità e la neurodiversità.
5 disponibili
Descrizione
fotografie/progetto: Alessandra Calò
concept: Marco Faganel, Sara Occhipinti
design: Andrea Occhipinti
editore: studiofaganel, maggio 2022
stampa: Poligrafiche San Marco, Cormons, Gorizia
carte: Munken Polar Rough 300 g, Kraftpak 305 g
lingua: inglese
riferimento immagini: Antonio Cremona Casoli, Erbario di piante della provincia di Reggio E. vol I, 1883-84.
ISBN: 978-88-946628-1-8