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Piccola Russia — Andrea Alessandrini

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‘Dicono che questo posto, dove ti trovi ora, era sotto il mare. Poi l’acqua si è ritirata e ha lasciato l’argilla. Una montagna di argilla. E c’erano paludi sabbiose, con piante e alberi. Un parco affacciato sulla vallata. Adesso il cielo è nero e il fumo delle fornaci copre tutto. Milioni di mattoni prendono forma. Cento anni fa intorno alle ciminiere è cresciuto il villaggio dei fornaciai. Questa è la Valle dell’Inferno. E questa è casa mia. Solo una strada porta qui, e in un luogo così isolato è difficile credere di essere a Roma, la città che sta crescendo usando i nostri mattoni. Ma la cupola di San Pietro è sempre lì a ricordarcelo. Lo si vede dal monte Ciocci, e nelle notti d’estate r isplende luminoso al chiaro di luna. Esprimi un desiderio e lancia un sasso: se lo colpisci, il tuo desiderio si avvererà. Riccardo Veschi non è come gli altri. Per i suoi lavoratori è quasi un padre. Non uno dei capi, ma un uomo degno di rispetto. Come il lavoro, che ti logora le mani e a volte ti lascia senza fiato. Lenin, in uno dei suoi discorsi, ha parlato della valle come modello di vita comunitaria e l’ha chiamata ‘Piccola Russia’. Ma forse è un mito. Non posso davvero credere che Lenin, con tutto quello che doveva fare… I bambini nascono. Crescono appesi al collo della madre, allattando latte e argilla. Fa così caldo vicino ai forni. Ricordo ancora l’odore, il ricco sapore aspro in bocca e il sudore. Poi, uno ad uno, i camini smettono di fumare. Molte persone se ne vanno. E un giorno arrivano le ruspe del Consiglio. Mio padre grida, poi piange mentre le case del paese scendono come bombardate. Al loro posto ci danno in affitto nuovi appartamenti, nei palazzi del Comune. Qualcuno le chiama ‘scatole di cartone’, come se una scatola potesse avere dodici storie. Ma ho ancora un mattone dalla stanza in cui sono nato. Sono passati meno di 40 anni, e le ruspe sono tornate di nuovo, proprio davanti all’aula della chiesa. Questa volta tocca al nuovo grande centro commerciale: 15.600 metri quadrati di vetri, ante scorrevoli, scaffali. Un ipermercato, 58 negozi, 10 ristoranti e una libreria. C’è anche una palestra. Ancora oggi un filo di fumo si alza dal cuore dell’antico borgo. Una panetteria fa dozzine di pagnotte di pane caldo e croccante. Ma il pane fresco, come tutti sappiamo, diventa rapidamente duro e immangiabile.'(Andrea Alessandrini)

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Descrizione

fotografie: Andrea Alessandrini
design: Antonio Xoubanova

editore: Witty books, 2021

dimensione: 11 x 19 cm
pagine: 96

tiratura: 500

lingua: inglese

ISBN: 979-12-80177-04-9