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Mocchiutti. Una storia ritrovata — Cesare Mocchiutti

studiofaganel

30 maggio — 18 giugno 2022

a cura di: Sara Occhipinti e Marco Faganel

“Mocchiutti, una storia ritrovata” è l’esposizione curata da Sara Occhipinti e Marco Faganel presso studiofaganel che presenta, per la prima volta al pubblico dopo 62 anni, una serie di opere di Cesare Mocchiutti.
Si tratta di alcuni dipinti che, nel settembre del 2021, sono stati ritrovati nella soffitta della casa goriziana dell’artista di Via Ristori. Fin da subito la scoperta è apparsa come rilevante sia per la storia personale di Mocchiutti sia per quella del nostro territorio.
Le opere, scoperte in condizioni di grave danneggiamento, hanno richiesto diversi mesi di restauro, da parte di Roberto Faganel, e oggi finalmente hanno riacquistato lo stato originario.
Si tratta di ben 5 opere tutte risalenti al periodo 1957-59, in particolare sono quelle pitture che Mocchiutti scelse e inviò in occasione della VIII Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma del 1959-60. Tra queste ne vennero poi scelte 3 dalla Commissione: “Autunno”, 1957, “Orto”, 1959, “Vendemmia”, 1959.
Sono tecniche miste su tela, di grande formato, che conservano ancora sul retro dei telai pressoché integre le etichette riportanti i dati della partecipazione alla suddetta Quadriennale.
I temi rappresentati nelle opere sono quelli del suo personale immaginario legato al mondo contadino e appartengono al periodo cosiddetto “figurativo” dell’artista, le cromie sono tendenzialmente scure, accese talvolta dal tipico turchese tanto caro a Mocchiutti.
Accanto a queste 5 è stata anche recuperata un’opera su faesite, “Boscaiolo” (1957), che l’artista aveva poi utilizzato come parte di una cassa da spedizione.
Completano il ritrovamento altre 2 pitture, una piccola tavola del 1958 che raffigura un paesaggio notturno con covone e una tela con bracconiere del 1961.
Fin da subito, dopo la segnalazione della famiglia Mocchiutti, abbiamo dato disponibilità a restituire ai cittadini goriziani attraverso un’esposizione quello che riteniamo sia una scoperta significativa nel panorama artistico locale e non solo.
Con questa piccola iniziativa ci auguriamo che i curatori ma soprattutto le istituzioni della nostra regione prendano consapevolezza della ricchezza che queste opere rappresentano e che si attivino per una più ampia e completa valorizzazione. Cosa che altresì riteniamo debba riguardare e accadere anche a tutti gli artisti – senza differenza tra i linguaggi, dalla pittura alla fotografia – che abbiano avuto origine o vissuto/operato nel nostro territorio, i quali sono davvero moltissimi e di alto profilo artistico. E’ questo un patrimonio che meriterebbe anche la collocazione in una collezione e in una esposizione permanente in un luogo pubblico che ancora manca a Gorizia, soprattutto per quel che riguarda l’arte della seconda metà del Novecento ad oggi.
E’ nostro personale auspicio che gli artisti che hanno scelto di vivere e lavorare nel goriziano possano consegnare le proprie opere alla città e non si trovino costretti ad affidarle altrove, nella convinzione che l’arte del passato e quella contemporanea siano reale patrimonio da trasmettere alle future generazioni.

video di: Luca Chinaglia

Orari
lunedì—venerdì: 16.00—19.00
sabato e mattine su appuntamento
2 giugno chiuso