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Shift — la seconda parte

Alessia Bernardini, Alessandra Calò, Tomaso Clavarino, Matteo Di Giovanni, Paolo Gasparini, Giulia Iacolutti, Roberto Kusterle, Marco Marzocchi, Alessandro Ruzzier, Sergio Scabar, Martina Zanin

30 settembre—28 dicembre 2020

a cura di Sara Occhipinti e Marco Faganel 

apertura al pubblico 30 settembre 2020

Shift è titolo della mostra collettiva che vede esposti i lavori dei fotografi che la galleria rappresenta: Alessia Bernardini, Alessandra Calò, Tomaso Clavarino, Matteo Di Giovanni, Paolo Gasparini, Giulia Iacolutti, Roberto Kusterle, Marco Marzocchi, Alessandro Ruzzier, Sergio Scabar, Martina Zanin.

La mostra rappresenta la prima attività espositiva della galleria dopo il periodo di lockdown a seguito del COVID19. Nei mesi d’interruzione delle attività studiofaganel ha mantenuto il contatto e continuato a lavorare con i suoi artisti, con i mezzi che erano possibili, sfruttandoli al massimo. In questo senso, quella che è sempre stata una parte importante del ‘metodo di lavoro’ della galleria, la condivisione e il confronto sui progetti e una comunicazione intensa tra artista e gallerista, si è intensificata. Non potendo mostrare i lavori al pubblico ci si è concentrati sulla creazione e lo sviluppo dei progetti personali. Tutto questo è stato possibile solo grazie alla tecnologia, all’uso del computer e dei network, che ci hanno fatto sentire prossimi nonostante delle distanze fisiche spesso notevoli.

Questa mostra vuole un po’ celebrare questa forma di comunicazione, non sostitutiva dell’esperienza fisica nelle relazioni, che è stata comunque virtuosa e quei mezzi che spesso demonizziamo e che, invece, se utilizzati con consapevolezza, sono delle risorse fondamentali per lo sviluppo del nostro lavoro e della nostra vita sociale.

Quello che per mesi il computer di studiofaganel visualizzava era una serie di cartelle, ognuna col nome di un artista e, dentro, i prodotti del lavoro creativo a diversi stadi di processo. Ogni cartella è una porzione ben limitata ma rappresentativa del mondo di ogni artista con cui noi galleristi veniamo a contatto, a conoscenza.

Per mettere insieme queste molteplicità, l’operazione da fare in un’esposizione rimandava ad una delle azioni che la shift – key consente, ovvero la selezione di più elementi adiacenti.

Lo shift, che da titolo a questa esposizione, vuole essere una sorta di metafora di un proposito e di un approccio della galleria, quello di connettere, far dialogare, unire artisti diversi tra loro.

Shift significa anche cambiamento. Quello che nei mesi scorsi fino ad oggi ci è stato richiesto, modificando le nostre abitudini e costumi, e a cui ognuno ha vissuto con forme e intensità differenti e personali.

Esso esprime ancora la modalità espositiva stabilita per questa occasione di ripartenza. Ogni artista esporrà 4 opere in tutto, ma non contemporaneamente. Saranno esposte in un primo momento 2 opere e, definitivamente, le altre 2. In questo modo la mostra subirà un cambiamento, presentando due allestimenti diversi.

Le 4 opere saranno, invece, tutte presenti nella pubblicazione, edita da studiofaganel col design di Andrea Occhipinti, che accompagna l’esposizione.  


video: Luca Chinaglia

progetto grafico: Andrea Occhipinti

Gli ingressi sono ancora contingentati quindi si entrerà a turni in galleria. È necessario indossare una mascherina.