studiofaganel
16 dicembre 2020—22 gennaio 2021
a cura di: Sara Occhipinti, Marco Faganel
Venerdì 18 dicembre dalle 16.00 alle 19.00 l’artista sarà presente in galleria
Cartacei è il titolo del libro d’artista di Roberto Kusterle. Il termine Cartacei ci rimanda al significato di quell’aggettivo che dichiara di che materiale è fatto qualcosa. Le immagini della serie derivano ed esistono grazie alla carta, incluse le figure umane in esse rappresentate. I Cartacei del titolo, possono essere pensati come delle vere e proprie creature immaginarie della narrativa dell’artista con un chiaro riferimento alla classificazione delle specie. La loro ‘realtà’, stavolta, non cerca similitudine con il mondo animale o vegetale come in precedenti e ben note metamorfosi dell’artista, ma è sancita di per sé, come se queste figure potessero davvero essere generate dalla carta. Con questa serie Kusterle esprime le sue visioni, ma racconta e svela anche il percorso concreto, pragmatico, che egli ha compiuto per realizzare ogni singola immagine.
Cartacei è un lavoro che ripristina un certo equilibrio tra l’informatico e il digitale – avendo Kusterle selezionato e manipolato le fotografie delle figure recuperandole dal suo archivio di scatti – e il cartaceo – essendoci alla base di tutte le immagini un’accurata sovrapposizione di scansioni di carte. Queste ultime derivano da una lunga e appassionata ricerca e collezione dell’artista di libri antichi, carte di documenti e di archivi, carte di laboratorio di restauro, carte di recupero, etc., tutte caratterizzate dalla non purezza, dalla mancata o non corretta conservazione, dalla presenza di numerosi e complessi segni del tempo, come aloni e ingiallimenti, strappi, macchie, lacerazioni.
In Cartacei per la prima volta c’è un equilibrio anche tra la figura e il suo sfondo, entrambi sono il soggetto delle fotografie, entrambi sono fatti della stessa materia prima e presentano le stesse imperfezioni. Con questa operazione, in particolare, ci sembra di poter affermare che l’artista voglia conferire alle figure una nota di ‘umanità’.
Il libro è concepito come una cartella contenente le immagini in singoli fogli, a ricordare un cassetto o una scatola di ricordi, vecchie fotografie o altri tipi di documenti. Ogni fotografia di ogni cartella, nell’intento di voler rappresentare la diversità di evoluzione e deterioramento nel tempo, è trattata da Kusterle manualmente utilizzando diverse tecniche di invecchiamento della carta.
Così non esiste non solo un libro uguale ad un altro, ma anche ogni sua singola pagina. In ogni cartella tutte le immagini sono poi avvolte in un pezzo di carta di recupero, la stessa che l’artista ha utilizzato per creare lo sfondo delle fotografie della serie. Infine ogni cartella, e ogni immagine, sono caratterizzate dall’uso di timbri per la titolazione e la numerazione, richiamando il mondo degli archivi della carta da cui la ricerca ha preso ispirazione.
Fotografie: Roberto Kusterle
Concept: Roberto Kusterle, studiofaganel
Design: Andrea Occhipinti, studiofaganel
Editore: studiofaganel, 2020
Gli ingressi sono ancora contingentati quindi si entrerà a turni in galleria.
È necessario indossare una mascherina.